Mi sento tanto il Perozzi scrivendo mentre fumo una sigaretta(se non sai chi è,guarda Amici Miei,ti prego!).
L'orologio mi dice che sono le 6 e 46.Non so se credergli o meno.È stata una notte insonne,lo ammetto,spesa comunque a visitare altri blog.Trovo incredibile di quanti ce n'è a sfondo religioso:ce n'è uno che,giorno dopo giorno,scrive un passo della Bibbia,in modo sequenziale,al limite del ridicolo secondo me.
Ma che ci vuoi fare,Internet è più pubblico di un bagno dell'Autogrill,quindi non mi stupisco più di tanto.
Ho anche visitato qualche blog di ragazzi che scrivono con una semplicità stupenda,cosa che,appunto,mi fa molto piacere.Io cerco di buttarmi un pò più sul riflessivo,comunque non lasciandomi andare ad un linguaggio costruito da frasi difficili non solo da comprendere,ma anche da leggere,come un blog che mi è capitato davanti,a mio parere un esempio di quelli che scrivono in maniera complessa,credendosi forse dei filosofi o scrittori incompresi,cosa che è ormai banale su Facebook,che pullula di ragazzi che pubblicano frasi che forse nemmeno capiscono.Tutto questo mi fa pensare quando al liceo la mia professoressa di lettere spiegò Sallustio,un latino che il libro di testo definiva un "poeta oscuro".L'aggettivo fa pensare,che so,ad uno scrittore dedito alle arti oscure.Magari fosse così.Era definito tale perchè il modo in cui si esprimeva in versi,non solo è difficile da interpretare dai professoroni,ma anche dai suoi colleghi latini,cosa che gli ha portato la fama ai giorni nostri.Ma v'immaginate?
Ma basta parlare di autori latini,se ne salvano davvero in pochi.
Penso che questo modo di esprimersi di alcuni ragazzi,sia che scrivano le solite frasi fatte,sia che pubblichino qualche citazione,sia che uniscano parole complesse per formare frasi complesse per esprimere concetti incompresi,sia un semplice ma non subito evidente tentativo di differenziarsi,di rendersi originali o di farsi notare.È vero,i tempi che corrono fanno sì che tutti,dal ragazzino all'impiegato di banca,cercano di essere originali.Ma in molti non considerano le piccole sfaccettature della semplicità,che per quanto ne so io,non ha mai fatto male a nessuno.Il semplice scrivere quel che si pensa,non quello che gli altri hanno pensato,sarebbe una cosa molto atipica oggi.La banale comunicazione delle proprie opinioni,ma anche lo scrivere delle proprie esperienze quotidiane,magari facendolo tentando di renderle interessanti,è una cosa che stupirebbe davvero.
Ovviamente mi sono incuriosito e ho letto il tuo blog...decisamente molto interessante e mi trovi d'accordo su molti punti, in particolare su quanto scritto verso la fine, penso che se molte persone banalmente comunicassero le proprie esperienze quotidiane, sarebbe stupendo...purtroppo per molti i blog san già di vecchio, forse perchè non danno una visibilità come i social networks e non possono quindi apparire piu' di tanto, un po' triste ma penso sia vero.
RispondiEliminaBe' è altrettanto triste notare che quelle persone che cercano tanto di fare gli originali, scivolando nel banale, siano poi i più attaccati alle visite ricevute, alle statistiche etc.. più che alla scrittura come piacere fine a se' stesso. E se smetti di considerarla tale, quello che scriverai sarà sempre un' "opinione che hanno gli altri" e non quello che realmente pensi. Perchè è più comodo, più facile e molto meno intellettivamente e forse anche intellettualmente provante.
RispondiEliminaBenvenuto! :)
Bè,che posso dire...io non mi vergogno a dire che guardo le statistiche,ma penso sia normale visto che è da un paio di settimane che ho questo blog.Ma non confondo il piacere di scrivere quello che penso con lo scrivere per gli altri,ma mi fa piacere vedere che quello che scrivo piace agli altri.Ma ci tengo a sottolineare una cosa:prima di questo post il mio blog aveva ricevuto 6 visite in 2 settimane,ma ciò non mi ha impedito di fare un altro post.Scrivo sia per condividere opinioni,sia per leggere i vostri commenti,cosa che ho già scritto nel mio primo post,e cosa che mi fa semplicemente piacere.
RispondiEliminaAnche io, come te e come tutti, controllo le mie statistiche quotidianamente. Quello che intendevo è che ci sono persone che scrivono per piacere ai lettori, non so come spiegarlo. E' la sensazione che hai nel leggere certi post e ti dici "ma l'ha scritto per piacere a me o per dire quello che realmente pensa?". E mi sento un po' presa in giro.
RispondiEliminaMa da ciò che hai scritto e dalla tua risposta so che non è il tuo caso. :)
Mi fa piacere che pensi questo di me,e spero che manterrai questa opinione a lungo!
RispondiEliminaComunque adesso capisco cosa vuoi dire,e scusami se ho inteso altro prima,ma penso che è facile non cadere nella banalità dello "scrivere per piacere degli altri" semplicemente scrivendo quando si ha voglia di scrivere o qualcosa di presumibilmente interessante da scrivere.
sì effettivamente, rileggendo meglio ciò che ho scritto di getto, il senso non si capiva molto! :)
RispondiEliminaVerissimo quello che dici. E' una cosa sulla quale ho riflettuto molto...osservando gli altri...che spesso si attorcigliano in complicatissimi giri di parole o fanno uso di forzatissimi ed improponibili accostamenti di aggettivi con il disperato intento di emergere dal banale. E ci rifletto anche pensando a come scrivo io stessa...quando mi sorprendo a voler esprimere con parole ricercate delle cose che basterebbe dire in maniera più semplice. Che poi la semplicità va di pari passo con l'istinto. Forse basterebbe seguire l'istinto dei propri pensieri. Io, quando penso alla semplicità penso a questo, che secondo me è una delle cose più poetiche che esistano al mondo.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=nDib40ndEaI&feature=related
Ogni tanto, cliccando su "next blog" si trovano spunti interessanti :)
Mr.Blue che bello capitare per caso nel tuo blog, insonnia comune e tanta voglia di leggere tanti blog diversi dal nostro
RispondiElimina+ti leggo
Blue
www.aspassoconblue.com